Il racconto del 23enne scampato alla morte decretata dai talebani
Rivalta Bormida. Lunedì 13 maggio, presso la biblioteca di Rivalta B.da, Atai Walimohammad, ventitrenne afgano scampato alla morte decretata per lui dai talebani, ha presentato il suo libro “Ho rifiutato il paradiso per non uccidere”.
Ai presenti ha raccontato il suo paese, in cui la libertà di pensiero, la religione, la politica, la vita delle comunità sono diventati la terra di conquista di interessi potenti e malvagi.
Il racconto di questo ragazzo che letteralmente ha rinunciato di scegliere il male (che pure era spacciato come “porta d’ingresso per il Paradiso”) è una testimonianza di speranza e un monito per le coscienze.
Oggi lavora nel nostro paese come mediatore (conosce sei lingue!), ha fondato una associazione per la libertà delle donne afgane e gira l’Italia per far conoscere la sua storia.
L’incontro è stato organizzato dalla CrescereInsieme, in vista della Giornata del Rifugiato 2019.
Maggiori particolari su L’Ancora n.19/2019