APPROFONDIMENTO
Lorenza Russo è un’indomita lombardovenetafrancese, e ligure di adozione, che visita tutti gli angoli del territorio, fruga nella memoria dei paesi, fotografa gli scorci più suggestivi, coglie momenti irripetibili e pubblica volumetti, invitanti e leggeri libri illustrati da belle foto, arricchiti da testi sciolti e ricchi di spunti e notizie.
Due anni fa aveva presentato un tascabile: “Ti porto in Val Bormida”.Ora arriva con ottanta pagine sulla “Landa d’autunno”. Sottotitolo: “Strade solitarie tra Erro e Bormida”. Tratta un’ampia zona, un poligono ideale fra Cairo Montenotte, Sassello, Acqui Terme e Cortemilia, con Spigno Monferrato al centro, un territorio percorso, visitato e vissuto dall’infaticabile escursionista-autrice Lorenza Russo.
Nel Prambolo spiega l’Autrice: «Un mare di colline mi attrae tra le sue onde verdi che sbattono su rocce pur-puree e calanchi vetrosi. Come gabbiani bianchissimi, minuscole chiese si appoggiano sulle alture, visibili da lontano e segnano uno dei tanti orizzonti di una landa solitaria bagnata da fiumi e torrenti in discesa verso la pianura.
Stasera sono a casa, dalla costa soffia una libecciata violenta e l’aria, anche qui nell’entroterra, è salmastra. Meraviglie del Finalese, stare in campagna sentendo il profumo del mare, passare dalla sabbia ai boschi bui di lecci in un attimo. Sì, è un posto meraviglioso, il più bel nido che io abbia mai avuto.
Però riguardo le foto fatte durante il giorno, in un’esplorazione da Sassello, e mi prende una malìa per quelle terre cui non voglio resistere. Sento che quei posti mi mancano già e come sirene suadenti mi inducono a tornare. A tornarci presto. L’indomani, alle otto, sono già in macchina.»
Nell’indice fanno capolino anche i nomi di alcuni dei centri più piccoli, una quarantina, scoperti e visitati, descritti o accennati da Lorenza. «Da Sassello a Cartosio. (…) Ponzone, Cavatore e gli altri. Sulla cresta dei campanili, tra gli affreschi del “Muto” e la vista delle Alpi . Dal Giovo a Pontinvrea e poi a Mioglia. (…) Da Mioglia a Roboaro e a Malvicino, le chiese rosa e i boschi dorati. Discesa in Valle Erro fino a Melazzo tra conti, vescovi e mercanti. Da Castelletto d’Erro a Pareto, sulla cresta dei calanchi. Discesa a Piana Crixia tra onde di prato. Dal Todocco a Roccaverano tra nebbie e vino. Ingresso solenne a Monastero Bormida, poi chiese barocche, affreschi tardogotici, scrittori e aironi cinerini lungo il fiume. Due passi a Spigno, la panchina pop di Merana e la ricerca di Montaldo. Serole, Cortemilia, le nocciole rotonde e la selvaggia valle Uzzone. La cresta di pietra di Bergolo e Levice. L’altissimo castello di Prunetto e la minuscola Gottasecca. Visita a Monesiglio e ultima esplorazione a Perletto.» Per il resto, rimandiamo al bel volumetto.
Lo.Ch.