Ddl 210, M5S Liguria: “Lo sfascia-parchi va avanti: è una legge horror… la giunta non intende fare un passo indietro”
Genova. “Neppure un mese fa, il nostro Ministro dell’Ambiente Sergio Costa dichiarava pubblicamente, in una lunga intervista sul Fatto Quotidiano, di sognare un’Italia Paese-Parco, prevedendo incentivi fiscali e meno burocrazia per chiunque volesse entrare nelle aree tutelate. Nonostante le chiare indicazioni ministeriali, le aree protette della Liguria subiscono un attacco senza precedenti da parte della Giunta Toti che, attraverso un decreto legge ‘Sfascia-Parchi’, consegna molte aree protette ai cacciatori (tra aree contigue cancellate, arretramento dei confini e soppressioni delle 42 aree savonesi si parla di circa 1000 ettari!), esponendole a un concreto rischio di nuove cementificazioni, consumo di suolo e speculazioni edilizie”, hanno dichiarato all’unanimità i consiglieri regionali M5S intervenendo in Aula durante le intenzioni di voto sul ddl 210, secondo cui “il ddl va impugnato, perché la perimetrazione al ribasso non è accettabile: ne va da sé che segnaleremo questo disegno di legge al Ministero”.
“Folle poi eliminare dai radar delle leggi regionali la possibilità di istituire il Parco del Finalese, su un areale che avrebbe addirittura i connotati di un parco nazionale, e restare sordi alla richiesta del Comune di Urbe di far entrare un prezioso e suggestivo 3% del proprio territorio di faggeta mista a radure all’interno del Parco del Beigua”, continuano i portavoce, che poi ricordano: “E intanto la petizione lanciata dal WWF Liguria e da Enpa Savona ‘Salviamo le aree protette liguri’ ha oltrepassato in poche settimane il muro delle 4000 adesioni”.
“In Consiglio regionale, il quarto, estremo, forse ultimo, appello delle Associazioni ambientaliste di non procedere all’approvazione del testo attualmente in discussione e di riaprire la discussione su un provvedimento vitale per la natura protetta ligure. Condividiamo il pensiero di WWF Italia: ‘Le aree naturali protette possono rappresentare un modello di sviluppo sostenibile solo se dotate di perimetrazioni e strutture adeguate. La valorizzazione dei prodotti tipici locali così come l’attrattività turistica sono intimamente legate al mantenimento delle risorse naturali che di quella valorizzazione e di quella crescita sono il fondamento” concludono i consiglieri.