Santo Stefano Belbo. Si è riunito mercoledì 13 marzo il Consiglio Comunale di Santo Stefano Belbo. Per la prima volta, dopo l’accorpamento del Comune di Camo al paese del Moscato e di Cesare Pavese, al Consiglio erano presenti, oltre al sindaco Luigi Genesio Icardi anche il pro-Sindaco Mario Saffirio, ex primo cittadino del Comune di Camo.
Tra i numerosi temi all’ordine del giorno, l’approvazione del bilancio preventivo 2019 che pareggia a tre milioni e 500 mila euro, per le spese correnti. Il dato più significativo è la riduzione di due punti dell’addizionale comunale IRPEF e di un punto dell’IMU sui fabbricati produttivi “D”, mentre tutte le altre tasse e imposte comunali (TARI e TASI) rimangono invariate.
«Questa riduzione – ha spiegato il sindaco Icardi – è stata possibile grazie ai fondi ottenuti a seguito della fusione col Comune di Camo. Dei 733mila euro annuali previsti, per ora sono entrati nelle casse comunali 450mila euro, che – continua Icardi – abbiamo utilizzato per ridurre l’IRPEF (circa 100 mila euro) e l’IMU (circa 50mila euro). In questo modo diamo un aiuto concreto alle famiglie e alle imprese, in un periodo in cui difficilmente un Comune riesce ad abbassare le tasse». I restanti 300mila euro sono stati utilizzati dal Comune per incrementare le manutenzioni e la cura del patrimonio comunale.
Per quello che riguarda gli investimenti sono invece stati finanziati 100mila euro per il ripristino di Strada Rocchea (di cui 50mila da trasferimenti governativi), 200mila per gli asfalti, 400mila per la frana di Camo e 30mila euro all’anno per 5 anni per l’adeguamento dell’impianto di illuminazione pubblica a Camo.
«In un periodo molto difficile per tutte le Amministrazioni pubbliche – continua Icardi – poter abbassare le tasse (IRPEF e IMU) pur continuando a garantire i servizi ai cittadini e anzi incrementare le spese di manutenzione, ripristino e cura del patrimonio rappresenta un sicuro fiore all’occhiello della nostra attività di governo di cui noi amministratori per primi, assieme ai nostri cittadini, andiamo fieri. La fusione con il Comune di Camo ha quindi, nei fatti, rappresentato un grande vantaggio per entrambi i centri, vantaggio che oggi si concretizza con una forte riduzione delle tasse e un notevole incremento dei servizi».
Altro punto all’ordine del giorno, la modifica della convenzione con la Fondazione Cesare Pavese per la co-progettazione e la gestione dei servizi informativi, turistici e culturali. A seguito del prossimo pensionamento del bibliotecario di Santo Stefano Belbo, il Comune ha esternalizzato alla Fondazione Cesare Pavese i servizi culturali fino ad oggi gestiti dal Comune. «In questo modo – spiega Icardi – tutta l’attività culturale del Comune di Cesare Pavese sarà gestita organizzativamente, economicamente e finanziariamente dalla Fondazione Cesare Pavese che, a partire dal 2019, avrà in capo anche la gestione del Premio Pavese. Una sicura svolta sia per il Comune che per la Fondazione che potranno in questo modo dedicarsi alle attività di loro specifica competenza razionalizzando i costi e gestendo in maniera ottimizzata i contributi».
Ultimo punto all’ordine del giorno la riorganizzazione dell’area mercatale che vedrà liberarsi via XX Settembre permettendo ai cittadini di avere un ulteriore spazio a disposizione per il parcheggio.