Identificato e arrestato il rapinatore dell’ufficio postale acquese
Acqui Terme. Si chiama Pasquale Tullo, ha 41 anni, è originario di Foggia ma residente a Torino il rapinatore dell’ufficio postale acquese. A tradirlo, e a metterlo quindi sulle tracce dei carabinieri, è stato un bigliettino d’amore lasciato su di un tavolino del bar nel quale si è fermato a prendere un caffè nel pomeriggio del 14 febbraio scorso, giorno della rapina . «Sei bella, vorrei conoscerti. Questo è il mio numero», la frase lasciata sul pezzetto di carta. In una telecamera di videosorveglianza è rimasta traccia della conversazione con la donna che, una volta rintracciata, ha ricordato l’evento e ritrovato anche quel pezzetto di carta con il numero telefonico. Da lì è iniziata una lunga investigazione che ha portato i carabinieri a scoprire che nel frattempo, dopo la rapina, Pasquale Tullo, già noto alle forze dell’ordine per reati analoghi a quello compiuto ad Acqui, si è spostato in Calabria per poi tornane nel Nord Italia. Sempre durante l’investigazione, è stato scoperto che il rapinatore aveva ad Acqui una base. Un appartamento dove è stato ritrovato il coltello che probabilmente è stato usato per la rapina e anche dei vestiti simili a quelli che indossava. L’uomo è stato arrestato sul binario del treno mentre stava partendo in direzione di Torino. G.Gal.