Canelli. La campagna elettorale 2019 è già iniziata, se pur timidamente. Non si è più alle chiacchiere da bar, da dopo l’estate le cose si sono fatte più serie.
Tra i candidati alle prossime amministrative, figura l’avvocato Fausto Fogliati, nominato, lo scorso aprile, quale rappresentante dell’Enoteca regionale del Barolo nel Consiglio di Amministrazione (carica per la quale non sono previsti compensi ma solo un rimborso spese) cui una parte dell’elettorato locale ha chiesto di mettersi nuovamente in lista, in vista delle prossime elezioni di primavera.
Dopo l’esperienza precedente, che non aveva però prodotto i risultati da lui sperati, non nasconde l’intenzione di tornare a confrontarsi. Per questo gli abbiamo posti alcuni interrogativi:
Qual è la situazione in campo?
L’Amministrazione uscente mi pare abbia trovato il proprio candidato, Giovanni Bocchino. Figura di esperienza nell’ottica della continuità. La Lega pare abbia qualche sassolino nella scarpa, da tempo, e visto il vento nazionale, qualche velleità in proprio in più, mi dicono, con Flavio Scagliola. L’appoggio è tutto da contrattare. Un altro pezzo della politica canellese, si sta organizzando con Bielli, non so se con lui capolista o meno.
Il centrosinistra?
Penso si stia organizzando, partendo dal gruppo consiliare. Ma da tempo, dalla fine della mia esperienza consiliare, non ho contatti di nessun tipo. Grandi manovre, dunque.
Si, decisamente. È scattato il toto sindaco, il toto assessori, il toto lista, il chi sta con chi, alleanze, accordi, si ritorna a parlare di gruppi di voti che viaggiano da destra a sinistra. Ma non si parla della cosa più importante.
Ossia?
Di cosa ha bisogno Canelli, di quali devono essere gli impegni su cui la prossima Giunta si dovrà concentrare. La lista delle priorità per la nostra città. Se non si fa ora una seria riflessione, ci si ritroverà presto in campagna elettorale e allora si penserà solo al consenso, al voto, al manifesto in più, al senso di marcia di una via o la presenza di un lampione, dir male dell’avversario o partire alla conquista di questa o quell’associazione. Canelli ha necessità di ripartire, ritrovare un po’ di sprint perso per strada. Occorre trovare le ragioni e capire come e dove intervenire. Nel molto che è stato fatto, qualcosa ha funzionato, qualcosa va rivisto, qualcosa proprio non va. Mi sembra di poter dire che manca, si è persa, una visione di insieme di Canelli.
Da dove ripartire secondo questa visione di Canelli?
Passami un frase che potrebbe sembrare banale. Occorre mettere Canelli al centro dell’azione amministrativa. Penso a tre temi di interesse generale, complicati ma da affrontare in modo organico, non con interventi sporadici. Le attività produttive ed il turismo. I servizi, le scuole, la salute. La residenzialità, la viabilità e la pedonalità.
L’elemento comune a questi temi, che sono tutt’altro che generici, è che occorre porre al centro nuovamente la figura del cittadino, le sue esigenze e necessità, il suo lavoro, la sua famiglia. Sarebbe importante sentire nuovamente una coppia di giovani che nei prossimi 5 anni dica “Vado ad abitare a Canelli perché è una bella città, ben servita, ideale per farci crescere dei figli o far invecchiare i miei genitori”.
Se hai le idee così chiare perché non ti candidi?
E chi ti dice che io non mi candidi? A parte gli scherzi. C’è la richiesta da più parti di riprendere un discorso interrotto tempo fa. C’è un gruppo di persone che sta lavorando su un’idea di governo di questa città, ne faccio parte. Ci sto, ci stiamo pensando. Di più, ora, non mi va di dire. Buon Natale e Felice 2019 a te e a tutti i tuoi lettori.