Ovada. La Saamo di nuovo nel mirino: nuovamente la mancanza di liquidità, che ha fatto sì che alla ventina o poco più di dipendenti dell’azienda, situata prima in via Rebba ed ora in Strada Rocca Grimalda, sia stata corrisposta qualche giorno fa solo la metà dello stipendio di dicembre. Motivo del mancato pagamento totale, il ritardo con cui l’Agenzia piemontese per la mobilità trasferisce alla periferia il dovuto.
Questa nuova situazione di crisi ha portato ad un altro – l’ennesimo – incontro sulla pesante situazione che la Saamo rivela ormai da anni, tra l’amministratore unico dell’azienda ing. Giampiero Sciutto, il sindaco Lantero ed i sindacati di settore.
Per cui permanendo tale situazione veramente critica, alla vigilia delle feste natalizie, è stata inviata una lettera al prefetto di Alessandria per un incontro urgente sul tema, siglata dai rappresentati sindacali della Cgil e della Cisl presenti al vertice ovadese con le Rsu interne.
A monte di tutto, la cronica, annosa carenza (se non la mancanza) di passeggeri in diverse tratte giornaliere effettuate dalla Saamo nella zona di Ovada.
Fatto questo però mai oggetto di “tagli” netti perché valutato (giustamente) un “servizio sociale”, a fronte della necessità di dover muoversi (specie per motivi legati alla salute) di una popolazione che invecchia sempre di più e che quindi evidenzia progressivamente difficoltà di spostamento dai paesi al centro zona con mezzi privati.