Riccardo Alemanno sul decreto fiscale

Logo INTAcqui Terme.  “Quando qualche mese fa affermavo che l’autunno 2018 sarebbe stato, sul versante fiscale, estremamente caldo, ero stato facile profeta. Devo dire che date le premesse, anche l’inverno e le stagioni che seguiranno non saranno da meno”. Lo ha dichiarato in una nota Riccardo Alemanno, Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulla Fiscalità di Confassociazioni.

“Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio – ha continuato Alemanno che è anche Presidente INT, Istituto Nazionale Tributaristi – iniziano a delinearsi alcuni aspetti, anticipati da annunci ed ipotesi normative, soprattutto in tema di Disposizioni in materia di pacificazione fiscale (Capo I del DL) cioè quell’insieme di possibilità di chiudere le proprie pendenze con il fisco versando in modalità più o meno dilatorie una somma inferiore a quella che si sarebbe dovuta versare alla scadenza prestabilita. Tralasciando ogni giudizio etico, poiché è evidente un certo disagio da parte di chi invece aveva provveduto a versare il dovuto entro le scadenze originarie, ritengo che data la mole di variabili di pacificazioni fiscali, contribuenti e consulenti avranno molto da studiare e verificare, poiché, è inutile negarlo, l’adesione alle diverse modalità di definizione delle pendenze dipende dalla convenienza, dal risparmio che ogni contribuente potrà ottenere dalle varie rottamazioni a stralcio o meno, dalla definizione di pvc o accertamenti, dalla chiusura dei contenziosi tributari o dalla presentazione di dichiarazioni integrative speciali. Un insieme di 9 tipologie “condoni” normati dall’art. 1 all’art. 9 del D.L. fiscale”.

“Sicuramente è troppo presto per valutazioni fondate – ha proseguito Alemanno – salvo la certezza dell’art 4, contenente lo stralcio dei debiti fino a mille euro affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2010 relativo allo stralcio dei debiti (le cartelle esattoriali che entro quell’importo e quell’arco temporale saranno annullate automaticamente) o la totale incertezza dell’art. 9 relativo alle disposizioni in materia di dichiarazione integrativa speciale. Trovandoci di fronte a tante modalità e a un insieme di scadenze e adempimenti la cosa migliore è attendere i passaggi parlamentari per poter arrivare alla conversione in Legge del D.L. di cui si parla. Ma l’articolato collegato alla Legge di Bilancio contiene anche altre novità fiscali inserite al Capo II che recita Disposizioni in materia di semplificazione fiscale e di innovazione del processo tributario, dove gli artt. dal 10) al 16) introducono semplificazioni estremamente condivisibili (ed attese) sulla fatturazione elettronica B2b E B2c (obbligatoria dal 1° gennaio 2019 per tutti i soggetti passivi IVA) e sulle modalità di emissione e di registrazione delle fatture con uno specifico raccordo con le suddette e-fatture. Il che lascia facilmente intendere che sono auspicabili ulteriori interventi in materia da parte del Parlamento”.

“Tralascio in questa breve disamina – ha sottolineato il Presidente INT – il Capo III, che tratta di problematiche quali l’obbligo della trasmissione telematica degli scontrini fiscali o il rinvio dell’entrata in vigore della lotteria dei corrispettivi, che, mi si passi la battuta, non è un sorta di sorteggio di quali corrispettivi dichiarare da parte del dettagliante, ma l’attribuzione di premi per gli acquirenti muniti di scontrino ed identificati tramite codice fiscale (l’idea non è nuova e vedremo se mai si realizzerà). Come pure le altre misure urgenti di natura finanziaria che riguardano, ad esempio, le Ferrovie dello Stato oppure le Disposizioni in materia di CIGS per riorganizzazione o crisi aziendale”.

“In sintesi – ha concluso il Presidente dell’Osservatorio Nazionale sulla Fiscalità di Confassociazioni, Riccardo Alemanno – tanti sono i contenuti del D.L. fiscale che, però, dati gli annunci, sono soltanto un antipasto di ciò che sarà normato dalla Legge di Bilancio (flat tax e reddito di cittadinanza) o da altri D.L. o D.D.L. (?) sempre collegati alla manovra e che spaziano dalla semplificazione alla sburocratizzazione. Tutto positivo? Vedremo, perché le anticipazioni poco parlano dei tagli che sicuramente si dovranno adottare (oltre l’inevitabile deficit di bilancio) per sostenere i vari interventi. Sicuramente l’Osservatorio nazionale sulla fiscalità di Confassociazioni seguirà l’iter parlamentare con l’obiettivo, dopo aver atteso gli altri testi, di approfondire l’argomento ed esprimere il proprio parere, sempre oggettivo e tecnico. Per il momento come cittadino-contribuente, parafrasando il titolo del libro del maestro Marcello D’Orta, dico: Noi speriamo che ce la caviamo”.

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