Dalla Regione ai Comu­ni una direttiva su come scon­figgere le cimici

Ovada. La Regione Piemonte, assessorato all’Agricoltura e Foreste, e la Fondazione Agrion hanno inviato ai Comu­ni una direttiva su come scon­figgere le cimici, che in questi giorni autunnali ma ancora caldi invadono letteralmente le nostre case.

La cimice è un insetto prove­niente dall’Asia, non pericoloso per le persone ma fastidioso se presente in massa. È inve­ce dannoso per molte coltiva­zioni.

È un insetto che si nasconde nelle zone più inattese delle abitazioni: mansarde, sottotetti, cassonetti delle tapparelle, ri­postigli. Tutte aree dove la ci­mice trascorre il periodo inver­nale per “risvegliarsi” nella pri­mavera successiva e spostarsi su piante coltivate e proseguire il proprio ciclo biologico.

Con piccoli accorgimenti è possibile raggiungere buoni ri­sultati. Occorre fare in modo che non possano “svernare” all’interno delle abitazioni: per far ciò bisogna prevenire il loro ingresso nelle case, collocan­do per esempio pannelli di le­gno o di cartone su cui spal­mare della colla per bloccare l’insetto prima del suo ingresso in casa.

È possibile anche piazzare dei ricoveri artificiali da posiziona­re all’esterno, con stracci, co­perte, sacchi di iuta o cartone ondulato, in modo da poterle agevolmente individuare ed eliminarle. Per evitare il ricorso ad insetti­cidi nei pressi delle abitrazioni, si può usare il sapone liqui­do.

Se l’insetto è già in casa, si po­trà procedere con la cattura, per esempio con l’aspirapolve­re e poi smaltire gli insetti po­nendoli in secchi con acqua e sapone. A scopo preventivo si possono usare zanzariere e si­gillare fessure per evitarne l’ingresso.

Per cimici in edifici non adibiti ad abitazioni (come ma­gazzini, garage) è possibile uti­lizzare insetticidi per disinfesta­zioni in ambito domestico e ci­vile.

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