Com’è noto da tempo, se l’impianto è autonomo la responsabilità dei controlli è dell’occupante dell’unità immobiliare (proprietario o inquilino che sia). Semplici gli accorgimenti da seguire, primo fra tutti un consiglio indispensabile, in questo caso più che altro al proprietario: se la caldaia ha più di 15 anni è decisamente opportuno preventivarne l’acquisto di una nuova e le migliori, sotto il profilo del rendimento e dei costi, sono quelle a condensazione.
Tutti gli impianti di riscaldamento autonomo devono essere periodicamente manutenuti (la cadenza dipende dal tipo di apparecchio) e se hanno più di 4 anni di vita è necessario anche che il tecnico compili il rapporto di controllo sull’analisi dei fumi. L’elenco delle imprese cui rivolgersi per effettuare “il tagliando della caldaia” è disponibile sul Catasto Impianti termici.
Se l’impianto invece è centralizzato spetta all’amministratore di condominio assicurarsi che tecnici specializzati vengano periodicamente a controllare. Il capitolo più importante, per questo tipo di caldaie, è quello delle termovalvole, divenute ormai obbligatorie dal giugno dello scorso anno. Per la loro installazione ci pensa la ditta incaricata in assemblea condominiale, ma serve appunto una delibera e la responsabilità della mancata adozione è a carico dei singoli proprietari. In certi casi l’installazione delle termovalvole può essere esclusa se esiste una specifica perizia che escluda tecnicamente la possibilità del loro posizionamento.
In generale, comunque, si tratta di un fenomeno ormai residuale, così come sono sempre meno i condomini ancora non in regola. I controlli, sia per quanto riguarda le caldaie autonome sia per quelle centralizzate, spettano alle Province.
Infine, sempre nell’ambito della campagna di sensibilizzazione in tema di efficienza energetica, un apposito filone sarà dedicato alla necessità di dotarsi dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE), documento obbligatorio per ottenere l’agibilità di un nuovo edificio e per la compravendita o locazione di edifici esistenti. Se ne occupa un professionista esperto, che stila una sorta di “pagella” per l’immobile: è un documento utile proprio perché da questo è possibile trarre spunto per individuare gli interventi più significativi ed economicamente convenienti da effettuare a casa propria.