“Piogge frequenti e grandinate hanno interessato i vigneti del Basso Piemonte nei mesi estivi e la grandine è stata la vera preoccupazione per i viticoltori. Il clima generale, comunque, è di ottimismo considerato l’andamento delle fasi fenologiche del vigneto – sostiene Alberto Pansecchi, agronomo vitivinicolo di Coldiretti Alessandria. – Certamente di più delle scarse rese del 2017, la vendemmia 2018 potrebbe regalare inaspettate sorprese, un’annata a livello fenologico da considerarsi nella norma, con un netto ritardo rispetto al 2017. I vigneti sono stati messi a dura prova, dal punto di vista fitopatologico, dalle piogge di maggio e giugno ma i differenti vitigni, grazie soprattutto al grado di competenza ormai raggiunto dai viticoltori, hanno resistito bene all’impatto”. L’auspicio è recuperare quel 20% a livello quantitativo perso un anno fa con la certezza che verrà ulteriormente migliorata la qualità dei vini grazie a uve ancora più ricche e pregiate rispetto a quelle raccolte nella passata campagna.