Flavescenza dorata, sperimentazione efficace
Risultati incoraggianti per la lotta alla Flavescenza dorata della vite, la patologia diffusa sul territorio, presente da anni, che registra il permanere di una situazione negativa per i produttori, una serissima minaccia all’economia del territorio.
Se ne è parlato ad un incontro all’Istituto Luparia di Rosignano Monferrato, in cui sono stati presentati i risultati di una sperimentazione finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e gestita da un team di esperti: il responsabile tecnico della Cia Fabrizio Bullano con Gisella Margara, Alberto Pansecchi e Marco Visca, insieme al responsabile del progetto Dario Aceto.
La Flavescenza dorata è una malattia epidemica che attacca la vite, il suo agente infettivo è un fitoplasma molto simile ai batteri. Di grande interesse, il progetto illustrato, che ha come obiettivo quello di addivenire ad un risanamento delle piante malate attraverso la sistematica eliminazione delle parti di vegetazione che mostrano i sintomi di giallume. Inoltre, il progetto intende definire con certezza se i nostri vigneti soffrono di Flavescenza dorata o di Legno nero, malattia che presenta gli stessi sintomi. La sperimentazione si è incentrata su due vigneti nei quali sono stati individuate le piante colpite da giallume e sulle quali sono state asportate le parti sintomatiche e svolte le specifiche analisi.
I risultati sono stati incoraggianti perché nelle piante ripulite dai germogli con sintomi di giallumi si è riscontrata una mortalità solamente del 32.5%, mentre per il 29.5% delle piante trattate c’è stata una remissione totale dei sintomi e le stesse, nel 2017, sono tornate produttive. Per il 20% delle piante non si è più rilevata alcuna presenza del fitoplasma. Questo tipo di intervento è alla portata di tutti i viticoltori e ha dimostrato la possibilità di vedere risanato, senza costi aggiuntivi, ben il 50% delle piante affette da Flavescenza dorata.