Ovada. La situazione attuale di via Gramsci, dopo la voragine apertasi il 13 gennaio e il conseguente restringimento della carreggiata presso il “ponte” sullo Stura, registra l’effettivo divieto di transito per i mezzi pesanti superiori alle 44 tonnellate, ricorrente dal 2 maggio.
Al Consiglio comunale di lunedì 23 aprile, l’assessore ai Lavori Pubblici Sergio Capello ha anche accennato alla predisposizione di un semaforo in loco, per dar vita al senso unico alternato.
L’assessore ha pure precisato che la causa della voragine è da attribuirsi ad un cedimento dovuto ad erosione naturale del terreno.
La ditta Grandi Scavi è stata così incaricata dell’intervento di disboscamento alla base del “ponte” sullo Stura, per far si che successivamente possa intervenire un geologo o un ingegnere strutturista, allo scopo di poter realizzare l’intervento definitivo.
Il costo del disboscamento “fluviale” è di 36.600 euro, per 45 giorni di lavoro.