Il Partito Demo­cratico di Ovada dopo il voto del 4 marzo

Lottero
Mario Lottero

Ovada. Ci scrive il Partito Democratico ovadese, dopo le politiche di domenica 4 marzo che lo hanno visto a li­vello nazionale in netta fles­sione e, sul piano locale, fare un testa a testa con i Cinque Stelle.

 “Per il Partito Democratico il 4 marzo segna una sconfitta netta e in­controvertibile, in un panorama incerto e tutto spostato verso un asse estremista e populista.

Le cause di questo scenario sono molteplici, sicuramente gli Italiani non hanno apprez­zato e compreso, fino in fondo, quante riforme e azioni concre­te siano state intaprese dai no­stri governi.

La riflessione deve essere però allargata a tutto il centro sinistra. Questo schieramento politico, per anni punto di riferimento per una larga parte di elettorato, ora  non riesce a rappresentare in modo soddisfacente le catego­rie sociali produttive e i giova­ni.

A livello locale la situazione non è molto diversa. Si registra una sostanziale tenuta nei vari Comuni, merito spesso dei buon governo delle nostre am­ministrazioni, ma le forze della destra a trazione populista ed i Cinque Stelle sono riusciti a raccogliere numerosi consensi.

Per noi ora deve iniziare un nuovo cammino. A livello na­zionale è presumibile che cam­bieranno le figure a guida del nostro partito, che di certo esi­ste e continuerà ad esistere, essendo radicato nei territori e ispirato a ideali forti quali la so­lidarietà, l’uguaglianza, il ri­spetto per tutti, specie i più de­boli, il senso di un futuro che va oltre un ristretto domani.

La guida del Paese, in questi cinque anni, è stato un compito arduo da far tremare i polsi. Non siamo riusciti ad accon­tentare tutti e siamo stati pena­lizzati in modo inesorabile.

Ora tocca ad altri e passare dal dire al fare non è semplice. Da parte nostra interpreteremo il ruolo che gli Italiani ci hanno assegnato  con il loro voto, con grande responsabilità.

Rivedremo i contenuti della no­stra proposta politica, non per adattarla “all’aria che tira” ma per renderla più comprensibile e valutabile in tutte le potenzia­lità esprimibili, specie nel medio termine.

E affineremo il me­todo di elaborazione interna, ri­valutando il valore dei contribu­ti della base del partito,  la nostra più grande risorsa”.

Exit mobile version