Ovada. Incontro annuale in Canonica con il parroco don Giorgio Santi ed i rappresentanti volontari della Caritas Gabriella Dagnino e Roberto Ferrari.
Nel 2017 lo Sportello Caritas di via Santa Teresa è stato aperto il mercoledì e il sabato dalle ore 9.30 alle 11.30, per lattività di 22 volontari impegnatisi nella distribuzione di viveri, al Centro di ascolto e al Guardaroba. Altri volontari si sono impegnati nell’approvigionamento di derrate alimentari, nel trasporto e nella registrazione.
Nel 2017 si sono rivolti allo Sportello in modo continuativo 87 capi famiglia, per 247 conviventi; inoltre 37 persone vi sono passate saltuariamente. È in aumento il numero degli assistiti e la percentuale più alta anche per il 2017 è costituita da italiani. 46 le famiglie italiane (+5) passate allo Sportello, per un totale di 108 componenti; segue il Marocco con 9 famiglie per 39 componenti; l’Ecuador con 9 famiglie per 36 componenti; la Romania con 7 famiglie per 12 componenti; l’Albania con 6 famiglie per 24 componenti; altre nazionalità assistite sono la Colombia, la Macedonia, la Polonia, l’Angola, e El Salvador. Aumentano come detto gli asssititi italiani mentre diminuiscono in parte altre nazionalità in quanto la perdurante crisi economica locale incide sulla loro permanenza in città.
Ogni aiuto che la Caritas parrocchiale offre, sia per gli alimenti che per i medicinali o il pagamento di utenze (affitto, bollette acqua, luce, gas, ecc.) avviene sempre dopo un colloquio approfondito con i diretti interessati, per conoscere la situazione reale della famiglia coinvolta e dopo aver reperito il documento di identità, lo stato di famiglia e l’Isee (l’indicatore economico). Solo a questo punto le persone ricevono il buono per ottenere dallo Sportello Caritas gli alimenti. Inoltre ogni tipo di pagamento a loro favore è fatto direttamente dalla Caritas, senza consegna di denaro in mano ai richiedenti aiuto.