Ricordo delle 18 vittime del deragliamento ferroviario del 1945
Gnocchetto d’Ovada. Sabato 10 marzo, alle ore 15.30, presso la lapide che si trova vicino alla Chiesa del Santissimo Crocifisso di Gnocchetto, il sindaco di Belforte Franco Ravera ricorderà le diciotto vittime del deragliamento ferroviario avvenuto il 27 febbraio 1945.
Alle ore 16 verrà celebrata una S. Messa in suffragio dei defunti.
Quest’anno ricorre il 73° anniversario del tragico fatto accaduto sulla linea ferroviaria Genova-Acqui. I partigiani organizzarono un attentato ad un treno, su cui dovevano trovarsi soldati tedeschi, che doveva giungere in località Santo Criste, verso le ore 19,30.
Ma da Genova, per circostanze mai chiarite, venne fatto partire prima l’accelerato per Torino, carico di pendolari, che raggiungevano le famiglie sfollate in Piemonte.
Quando il treno giunse nel punto in cui erano stati allentati alcuni bulloni dei giunti delle rotaie, la motrice si staccò dalle vetture, la prima vettura ed il bagagliaio si rovesciarono nel rio e le altre vetture si inclinarono su un fianco.
Il deragliamento ebbe luogo sul ponte che collega la galleria della Rocca con la galleria del Ciso, nella valle del Ritano del Cecio, sul confine con la Liguria.
I morti furono diciotto, i feriti ventitré.
Le opere di soccorso furono ardue; giunsero medici, Vigili del fuoco, furono usate fiamme ossidriche per liberare gli imprigionati tra le lamiere.
I tedeschi fecero distribuire un manifestino, da cui risultavano 26 morti e 40 feriti. All’alba, erano pronti a distruggere tutto l’abitato di Gnocchetto, se tra i morti si fosse trovato un solo tedesco. Ciò non accadde e la frazione fu salva.