Cairo Montenotte. “La Corte dei Conti ha confermato, numeri alla mano, il fallimento della Giunta Toti nella politica sanitaria ligure: il costo dei farmaci è sempre più alto e sempre meno conveniente per la nostra regione. Ecco i risultati di aver favorito la distribuzione da parte di soggetti convenzionati privati, a discapito delle farmacie ospedaliere”.
Lo dice il consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Melis, che nei mesi scorsi aveva portato a più riprese il caso in Consiglio regionale e ha di recente depositato un’interrogazione a risposta scritta per chiedere all’assessore alla Sanità un’analisi puntuali dei costi sanitari e su come essi vengono suddivisi nel bilancio.
“Con gli accordi sulla distribuzione extra-ospedaliera dei farmaci, la regione abdica di fatto alla fase di controllo dei costi, favorendo una modalità distributiva sulla cui convenienza economica ci sono parecchi dubbi. Non lo dice il MoVimento 5 Stelle ma la Corte dei Conti, che ha anche ricordato il modello distributivo dell’Asl 1 imperiese come un esempio virtuoso da seguire”.
“In generale – prosegue Melis – la riduzione del disavanzo rivendicata dall’assessore è stata ottenuta attraverso una riduzione delle prestazioni assistenziali, in particolare nel regime di residenzialità e semiresidenzialità. Un meccanismo che si riflette sia sui minutaggi per posti letto sia attraverso la gestione tariffaria riconosciuta alle cliniche convenzionate che si ribalta inevitabilmente sui pazienti. A ciò si aggiunge l’inoperatività di diversi presidi ospedalieri, che, a causa di una programmazione errata e della carenza di organico, si traduce in sale operatorie totalmente inutilizzate, col risultato di inevitabili fughe di pazienti fuori regione”.
“Quanto al riparto del fondo sanitario – conclude Melis – portare a casa un misero 0,4% del miliardo aggiuntivo a livello nazionale e rivendicarlo addirittura come un successo richiede un enorme sforzo di fantasia. Con quelle risorse a malapena verranno coperti gli stipendi aggiuntivi delle nuove figure apicali create dalla Giunta Toti in Alisa e nelle ASL”.