Proposta di incentivi per rendere più belle vetrine e dehors di Ovada

Ovada. Ecco l’inter­vento della consigliera Silvana Repetto all’ultimo Consiglio co­munale, incentrato sul com­mercio. La consigliera è anche presi­dente della Commissione co­munale bilancio e commercio.

È risaputo che commercio e artigianato stanno attraversan­do un periodo lungo di crisi profonda, non solo a Ovada ma in tutto il circondario. Per questo nei mesi passati la Commissione preposta ha in­detto riunioni con le associa­zioni di categoria prima e con la Ccia poi, per capire quali strategie mettere in campo.

Di fondo è emerso che è diffici­le cambiare la tendenza in atto. A questo proposito prossi­mamente verranno sentite le associazioni sindacali.

Propongo quindi ai miei colle­ghi di Giunta di cercare ma so­prattutto trovare risorse da mettere a disposizione di com­mercio e artigianato con degli incentivi. Cosa intendo per in­centivi? Far tornare a commer­cianti e artigiani la voglia di in­vestire nella propria attività dando loro un contributo a fon­do perduto. Se non ricordo male anni fa era stato fatto qualcosa di simile per il rifaci­mento delle insegne ed i com­mercianti avevano visto di buon occhio l’iniziativa che aveva dato i suoi frutti.

Ora si potrebbe pensare all’abbellimento delle vetrine: si sa che la vetrina è l’anima del commercio, quindi miglioran­done l’aspetto avremo più pos­sibilità di attrarre potenziali clienti.

Girando per la città, possiamo notare tanti negozi sfitti: di qui l’idea di incentivare gli artigiani a fare dei “punti vetrina” per rendere i loro manufatti più vi­sibili.

Per quanto riguarda bar e ri­storanti, si potrebbe ridurre il costo per i dehors in cambio di abbellimenti e omogeneità”.

(…)

“Si è molto parlato e fatto  negli anni  per la promozione del ter­ritorio: mi viene in mente Pla­tea cibis e Arti fra le mani che ha avuto successo promuo­vendo le eccellenze artigiane del nostro territorio. Un territo­rio che si presta ad un turismo vivace valorizzando i percorsi da trekking, i parchi naturali e il patrimonio religioso presente.

Un altro punto su cui punterei è l’incubatore d’impresa per accellerare lo sviluppo di nuo­ve aziende e supportare quelle già esistenti. Tramite questo canale si potrà cercare di crea­re nuovi posti di lavoro e di conseguenza ricchezza e be­nessere in zona.

Ritengo importante lavorare in rete, quindi invito l’Amministra­zione a facilitare incontri fra as­sociazioni di categoria, struttu­re ricettive, attività commercia­li, artigianali ed agricole, facen­do sì che la sinergia che ne può derivare giovi a tutto il ter­ritorio”.

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