Il Carnevale roc­chese e le danze della Lachera

Ovada. Nella bella foto di Jo­nes Dall’Aglio dell’associazio­ne emiliana Della Furlana, il folto gruppo del Carnevale roc­chese di sabato 3 e domenica 4 febbraio, con la Lachera ed il gruppo ospite spezzino “I Belli e i Brut­ti”.

La Lachera mascherata sabato pomeriggio 3 febbraio ha girato per la questua nelle campagne rocchesi, ricevendo prodotti naturali e vino ed offrendo in cambio le sue danze tradizio­nali ed i balli tipici.

Poi ancora balli serali nell’anti­ca corte di Castelvero (con il patrocinio della Saoms), sull’altura di Santa Limbania e quindi al Belvedere, con le ca­ratteristiche, suggestive danze notturne intorno al fuoco.

Anche i bambini hanno fatto il loro Carnevale, coinvolgendosi direttamente alla questua di dolci per le vie del paese.

E domenica 4 febbraio gran fi­nale: tanta gente, nonostante il pomeriggio freddo, ha seguito la Lachera mentre danzava pri­ma per le vie del concentrico e poi al Belvedere.

Il Carnevale rocchese non è una sfilata di carri o di masche­rine: le sue danze sono invece  propiziatorie di un buon raccol­to  estivo/autunnale in campa­gna. Ed è proprio per questo che la Lachera “sposa” il perio­do carnevalesco di (quasi) fine inverno.

Sabato 10 e domenica 11 feb­bario la Lachera sarà ospite a Suvero da “I Belli e i Brutti”, al loro Carnevale nel paese in provincia di La Spezia.

 

 

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