La “capanna” [sic] da circa 130 posti (una struttura protetta – si fa per dire – da sottilissime paratie trasparenti, predisposta per lo spettacolo; e anche la cura nell’allestimento del palco è stata assai sommaria; o molto al risparmio: neppure due luci di scena…; in compenso un bel fanale puntato sulla platea) ha mostrato carenze formidabili, soprattutto per la temperatura interna.
Il concerto, comunque, ha riscontrato il conforto di un buon pubblico, nonostante la coincidenza con il programma sacro dell’Addolorata, con i “Laeti Cantores”…
[…]Quanto ai contenuti artistici, difficile giudicare, in considerazione dell’ambiente, le performance vocali di Molteni, che ci è sembrato assai più convincente come narratore.
[…] G.Sa