Canelli. La vendemmia del 2017 supera di tre settimane la raccolta delle uve dei tempi normali.
E’ stata un’ annata decisamente siccitosa, difficile da ricordare. Abbiamo cominciato ad accorgercene con alcune nottate, tra il 18 e 25 aprile, particolarmente rigide che hanno provocato alcune gelate, soprattutto nei fondo valle e alcune grandinate, a fine giugno, nel Monferrato astigiano e casalese.
Con qualche grandinata di lieve portata, l’estate è trascorsa senza pioggia con i vigneti sottoposti a notevole stress idrico che hanno agito sul controllo delle malattie, (tranne qualche picco di iodio, tra l’altro ben controllato) e delle tignole ben al disotto degli altri anni.
E’ stata segnalata la presenza di flavescenza dorata con molte piante compromesse.
La lunga siccità ha poi anticipato notevolmente la vendemmia che, con le uve bianche da spumante, è decollata già ai primi di settembre. Per il moscato i coltivatori sono partiti attorno al 20 settembre (con perdite di quantità, nei ‘surì, fino al 50%), ben seguiti dai produttori del dolcetto.
Vendemmia anticipata anche per le uve rosse che nell’Astigiano sono decollate anche dal 27 agosto, presto seguite anche dalla vendemmia dei nebbioli.
Acqua santa
Acqua santa, benedetta quella caduta all’inizio di settembre sui vigneti di Barbera d’Asti. “Eravamo preoccupati – rimarca Filippo Mobrici, presidente del Consozio Barbera d’Asti – con la sorpresa della pioggia, il cambiamento del clima, con serate fresche – freddine, il cielo sclinto e il sole caldo (26-28 gradi) abbiamo avuto equilibrio per le uve sia dal punto di vista dell’acidità che dell’alcol. Vendemmia straordinaria dovuta ad un periodo metereologico straordinario. Con le uve raccolte nei tempi giusti, si avrà un vino eccellente. E la minor resa delle uve porterà ad un aumento dei prezzi”.
“Con le piogge l’aspetto qualitativo è diventato importante e, assicuro, che, anche quest’anno, berremo ottima Barbera”, sostiene Enzo Gerbi, direttore Cantina Sei Castelli.
“L’annunciato calo produttivo dell’annata 2017 ha fatto impennare il valore di quella precedente di almeno il 30%, nelle sole ultime due settimane”, ha dichiarato il presidente Coldiretti di Asti, Roberto Cabiale.
Incontri
Nel periodo della vendemmia si tenuti incontri e manifestazioni da cui sono emerse interessanti novità.
Con le temperature africane sono cresciute non poche difficoltà per i produttori e i braccianti agricoli. Alcune aziende hanno deciso di staccare solamente nelle ore più fresche, dal mattino presto sino a mezzogiorno.
Tenuto conto che “il tempo sta cambiando” si è aperta anche l’ipotesi dell’irrigazione con impianti nei vigneti.
Ad Agliano Terme, il 9 settembre interessante incontro sulle prospettive internazionali della “Barbera d’Asti tra presente e futuro” con la partecipazione della sommelier norvegese Liora Levi che da qualche anno si occupa in modo specifico della Barbera nei paesi scandinavi.
Durante l’incontro, presente il presidente nazionale Cia, Dino Scanavino, è stato annunciata la terza edizione dell’importante Barbera Fisch Festival ad Agliano il 14-15 ottobre.
Sabato 2 settembre, straordinaria festa dei trenta anni dei Viticoltori Associati di Vinchio e Vaglio Serra da cui siamo venuti a conoscere del suo primo posto nella speciale graduatoria tra le cantine sociali italiane.
I controlli
I controlli per riconoscere e schedare i numerosi gruppi di ragazzi africani, in cerca di lavoro, sono stati chiesti dal sindaco Marco Gabusi per diminuire le paure dei cittadini. Controlli che vengono “eseguiti ordinariamente” dai Carabinieri.
“Anche nel nostro dormitorio ci sono stati i controlli da parte dell’Ufficio Tecnico per verificare il reale sovraffollamento – ha rilasciato Claudio Riccabone, presidente Caritas-Canelli Solidale – Ma continuando a mantenere una situazione dignitosa, il quadro normativo a cui facciamo riferimento non è quello comunale, ma è quello specifico di accoglienza.
Con il sindaco cerchiamo di avviare un confronto, anche se la presenza del centro dà fastidio a qualcuno: quest’anno non abbiamo più trovato nemmeno le panchine che avevamo di fronte, usate soprattutto all’ora dei pasti”.
Voucher e burocrazia
“Dopo dieci anni abbiamo vissuto la prima vendemmia senza Voucher – rileva Antonio Ciotta, direttore Coldiretti di Asti – Qualcosa è cambiato”.
“Dopo la denuncia del 2015 e quella vendemmia della vergogna, ora le paghe sono salite – commenta Paolo Capra sindacalista CGIL di Asti – Ci sono meno cooperative senza terra e le piazze di Canelli non assomigliano più a dei mercati di bestiame. Cero non si può gettare la spugna”.
“ Ci sono sempre più assunti direttamente e meno cooperative – asserisce Massimo Forno presidente della Confagricoltura Asti – Restano le criticità del viticoltore per assumere direttamente. Per assumere tre persone a vendemmiare 15 giorni non è sano dovermi affidare a consulenti del lavoro. Dovrebbero bastare pochi, semplici documenti».