Il Comune si costituisce in giudizio per la vicenda del ballottaggio
Acqui Terme. Anche Lorenzo Lucchini, sindaco di Acqui Terme, ha deciso di ricorrere al Tar. Il Primo Cittadino e la giunta ritengono infatti necessario costituirsi per far rilevare il corretto svolgimento delle operazioni elettorali. «Si tratta di un atto dovuto – spiega il Primo Cittadino – però più che un ricorso al Tar lo chiamerei una richiesta di parere. Per noi quelle operazioni di voto sono state infatti condotte in maniera corretta e vorremmo sono la conferma di tutto ciò». Operazioni che, nello scorso mese di giugno, hanno registrato uno scarto di soli 5 voti fra l’attuale Sindaco e quello uscente Enrico Bertero, ora seduto fra i banchi dell’opposizione. Pochissimo dunque. Ma, a giudicare dai fatti, abbastanza da dar vita ad una battaglia legale.
Il primo a rivolgersi al Tar per chiedere il conteggio delle schede bianche e nulle, supportato dall’avvocato torinese Francesco La Piaz, è stato Enrico Bertero e il prossimo 4 ottobre ci dovrebbe essere un pronunciamento da parte dei giudici. «Anche per me si è trattato di un atto dovuto» aveva detto Bertero all’indomani dell’esito del ballottaggio e ribadito oggi, proprio a causa di quei soli 5 voti di scarto fra i due candidati. Il nodo della questione sarebbero le schede in cui oltre al nome di Bertero sarebbe stata apposta anche la preferenza per un candidato di appoggio al medesimo. Voti insomma che seppur chiari non sarebbero conformi alle operazioni di voto visto che la richiesta, durante il ballottaggio, è chiara: croce solo sul nome del candidato sindaco.
Oggi a scendere in campo per difendere la bontà di quelle operazioni elettorali è Lorenzo Lucchini e la sua amministrazione. Con una delibera di qualche giorno fa ha dato mandato all’avvocato di palazzo Levi, Maria Grazia Cirio, di provvedere alla costituzione in giudizio del Comune.
Gi. Gal.