Tanti hanno partecipato al convegno pastorale diocesano
Acqui Terme. Sono stati tanti i partecipanti al Convegno pastorale diocesano di sabato 16 settembre nel salone San Guido. Circa 170 da 28 parrocchie. Hanno voluto essere presenti per ascoltare e riflettere sul tema presentato “Testimoni di una comunità sempre in costruzione”. Un tema che voleva far riflettere sul passato, per capire il presente e proiettarsi quindi nel futuro con nuove motivazioni e sempre più crescente entusiasmo. Tra i presenti anche mons. Piero Pioppo, di recente nominato Nunzio apostolico in Indonesia.
Sotto la guida impeccabile del segretario del Consiglio pastorale diocesano, Mauro Stroppiana, il Convegno si è aperto con l’intervento del Vescovo mons. Pier Giorgio Micchiardi, che ha sottolineato l’efficacia del convegno in vista della preparazione all’evento dei 950 anni della dedicazione al culto della Cattedrale, soffermandosi poi al cammino pastorale compiuto negli anni passati, dal Sinodo diocesano celebrato da mons. Maritano, attraverso un percorso che lo stesso Vescovo Micchiardi aveva presentato e sintetizzato nella lettera pastorale del 2016-17. A seguire il prof. Vittorio Rapetti ha trattato il tema “950 anni della Cattedrale: il senso della Chiesa Locale tra storia e futuro”, che ha preso l’avvio dal valore formativo, culturale e spirituale della memoria, per riflettere sul rapporto tra fede e memoria, per giungere a scoprire il rapporto vitale con il (LG)Vangelo e con la tradizione della Chiesa. Una carrellata di storia e di spiritualità che si è conclusa con l’immagine del Concilio come bussola per la navigazione e con la frase di S.Agostino: “Sono tempi cattivi, dicono gli uomini. Vivano bene ed i tempi saranno buoni. Noi siamo i tempi”.
La parola a mons. Sebastiano Dho, vescovo emerito di Alba e già collaboratore di mons. Moizo a Mondovì, che ha trattato da par suo, con esposizione brillante, il tema “La Chiesa locale alla luce del Concilio Vaticano II: il magistero di mons. Giuseppe Moizo”, prendendo l’avvio dai 4 pilastri portanti l’intera architettura del Concilio Vaticano II: La parola di Dio (DV), proclamata e resa piena e viva nella Liturgia (SC), nella comunità ecclesiale (LG), per tutti gli uomini (GS). In seguito mons. Dho ha preso in esame le tre lettere pastorali di mons. Moizo, dalle quali si può evincere che il magistero del vescovo Moizo si può leggere “come un generoso, sincero ed intelligente tentativo di mediare e di trasmettere l’impostazione del Concilio Vaticano II, proprio e soprattutto circa la vita concreta della Chiesa locale, non solo per quanto spetta ai contenuti, ma pure al metodo ed allo stile scelto dal Concilio stesso, cioè positivo, dialogico, aperto a tutti i doni; una Chiesa aperta a tutti che umilmente si offre come dono di Dio agli uomini. E tutto questo tendendo sempre a convincere, anziché imporre, a valorizzare tutti, anche a rischio a volte di non essere compreso e quindi inascoltato”.
La seconda parte del Convegno si è articolata su 5 brevi comunicazioni: “La memoria storica: San Guido e la cattedrale nell’opera di don Teresio Gaino” (Angelo Arata); “La formazione e l’accompagnamento spirituale: mons. Moizo e don Gaino (Emilio Abbiate); “La testimonianza di un laico impegnato nel rinnovamento della Chiesa: il prof. Luigi Merlo” (Roberto Merlo); “Il servizio di un parroco nella città e nella diocesi: don Giovanni Galliano” (Mario Piroddi); “Il cammino pastorale della Chiesa di Acqui e l’uso dei beni” (Mauro Stroppiana). Su questi interventi rimandiamo ad altro articolo.
Al termine il pranzo presso i locali della parrocchia Cattedrale, quindi la presentazione della Mostra storica sulla diocesi di Acqui e i testimoni di santità allestita nelle navate del Duomo.
M.P.