Si puliscono tutti i corsi d’acqua

Acqui Terme. I corsi d’acqua che scorrono nel territorio comunale saranno oggetto di pulizia. Troppo alto è infatti il rischio che una piena possa creare disastri. Per questo rii, torrenti e anche il fiume Bormida saranno ripuliti da alberi e arbusti. «I lavori inizieranno già in questi giorni e si sono resi necessari perché negli alvei, oltre a una nuova vegetazione rigogliosa, è presente del materiale secco della precedente piena. Si tratta di un’operazione impegnativa su aree molto estese – ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente Maurizio Giannetto – ma credo che i lavori saranno terminati nell’arco di un mese, salvo imprevisti». In particolare, per quanto riguarda il rio Medrio, soprattutto nel tratto che costeggia via Nizza in entrata della città, è necessario preservare i lavori eseguiti nel 2012. Lavori costati qualcosa come 622 mila euro. Una cifra considerevole impiegata per alzare l’argine del torrente e realizzare delle barriere al fine di frenare l’impeto dell’acqua in entrata in città. Lavori necessari ma al momento a causa della rigogliosa vegetazione cresciuta nel letto del torrente, del tutto inefficaci.

Poi c’è il problema della Bormida che risulta essere potenzialmente fonte di guai per i cittadini, il ricordo dell’alluvione dell’autunno 2016 è ancora molto fresco, ma anche per il monumento simbolo della città: i resti dell’Acquedotto Romano. Per questo motivo è stata ufficializzata un’ordinanza attraverso la quale si preannunciano lavori di pulizia sia dell’alveo che delle parti laterali del fiume. Lavori che, nello specifico, riguarderanno i 150 metri a monte degli Archi Romani e i 100 metri a valle del ponte Carlo Alberto.

Ad occuparsi dei lavori, già approvati dall’Aipo, sarà la protezione civile. In particolare, la pulizia da arbusti e tronchi dovrà essere effettuata facendo attenzione a non modificare l’attuale alveo del fiume e la sua sezione idraulica. Di questi lavori se ne è parlato la settimana scorsa durante la riunione intercorsa fra la Sovrintendenza di Torino, il Comune e i tecnici dell’Aipo. La Sovrintendenza ha infatti messo a disposizione 200 mila euro per il consolidamento delle fondamenta degli Archi così come la loro conservazione, compresa la pulitura delle pietre dal fango impregnatesi durante l’ultima alluvione. Lavori necessari certo, ma che dovranno andare di pari passo con la sistemazione anche del letto del fiume.

Gi. Gal.

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