Acqui Terme. I colori vivaci e i disegni suggestivi di Marc Chagall piacciono al pubblico. A sottolinearlo sono le cifre. Nella prima settimana di apertura al pubblico i biglietti venduti sono stati circa un migliaio. Un numero consistente dunque che lascia ben sperare sul raggiungimento dell’obiettivo di fine estate: toccare la quota di 10 mila biglietti venduti a chiusura della mostra il 3 settembre.
In queste settimane saranno molte le occasioni per visitare le cinque sale, allestite al piano terra del Liceo Saracco, che ospitano le 120 opere del Maestro. In particolare, il 3 agosto, l’amministrazione comunale, esattamente come lo scorso anno, ha deciso di organizzare un evento collaterale alla mostra che avrà come scopo quello di far apprezzare meglio l’intera collezione esposta. L’appuntamento è per le 18 nella Sala Belle Epoque del Grand Hotel Nuove Terme. La lezione sarà tenuta dal critico d’arte Francesco Santaniello, dal curatore della mostra Adolfo Carozzi e dalla giornalista blogger Cristina Antoni. L’incontro, che comprende, oltre la lezione, anche la visita della mostra e un aperitivo, avrà un costo di 8 euro ed è aperto ad acquesi e turisti.
Già perché l’antologica “Chagall, il colore dei sogni”, risulta essere particolarmente interessante. Al pari di quelle dedicate a Pablo Picasso e a Salvador Dalì.
La mostra è visitabile tutti i giorni, nessuno escluso, dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 22.30.
Da ammirare ci sono dipinti, ceramiche e vetrate dai colori intensi. Di particolare bellezza e suggestione è la vetrata della chiesa di Sant’Etienne posizionata al centro di una delle cinque sale (a fianco dell’ingresso). Poi nella sala centrale, c’è L’Inspiration, tempera e pastello su masonite, in cui Chagall ritrae un pittore che pare quasi guidato dalla Musa, mentre sullo sfondo, chiaramente parigino, volteggiano alcune figure del suo inconfondibile immaginario. Fra le opere di punta c’è anche Bouquet de fleurs sur fond rouge (1970 circa, olio su tela), La Famille (1978/80, olio su tela), esposta solo presso la Galleria Nazionale dell’Umbria nel 2010, Musicien et danseuse (1975, olio su tela) e L’asino di fronte la chiesa (1965, olio e collage su tavola) che costituisce un inedito. Fra i capolavori in esposizione ci sono anche un paio di ceramiche: Amoureuse (1952) e Abraham et les Trois Anges (1950).
Gi. Gal.