Acqui Terme. Le Giurie del Premio Acqui Storia hanno scelto i finalisti della 50ª edizione del Premio, nato nel 1969 per onorare il ricordo della “Divisione Acqui” e i caduti di Cefalonia nel settembre 1943.
16 gli autori finalisti selezionati tra libri particolarmente validi, appartenenti alla produzione storiografica nazionale ed internazionale: cinque nella sezione storico scientifica, cinque nella sezione storico divulgativa e sei nella sezione romanzo storico.
La 50ª edizione del Premio Acqui Storia ha registrato una grande partecipazione: 186 sono i volumi che hanno concorso al Premio, che anno dopo anno si conferma una meta ambita da Autori ed Editori, sempre attenti al consueto appuntamento annuale.
La Giuria della Sezione scientifica ha scelto i seguenti finalisti: Paolo Buchignani, Ribelli d’Italia, Marsilio Editore; Marco Cuzzi, Dal Risorgimento al Mondo nuovo. La massoneria italiana nella Prima guerra mondiale, Le Monnier; Guido Formigoni, Aldo Moro. Lo statista e il suo dramma, Il Mulino; Hubert Heyriès, Italia 1866. Storia di una guerra perduta e vinta, Il Mulino; Elena Aga Rossi, Cefalonia. La resistenza, l’eccidio, il mito, Il Mulino
La Giuria della Sezione divulgativa ha indicato come maggiormente significativi i seguenti volumi: Adalberto Baldoni, Destra senza veli 1946 – 2017. Storia e retroscena dalla nascita del Msi ad oggi, Fergen; Renato Cristin, I padroni del caos, Liberilibri; Lorenza Foschini, Zoè. La Principessa che incantò Bakunin, Mondadori; Alberto Mazzuca, Penne al vetriolo. I grandi giornalisti raccontano la Prima Repubblica, Minevra; Andrea Wulf, L’invenzione della natura. Le avventure di Alexander von Humboldt, l’eroe perduto della scienza, Luiss.
La Giuria della Sezione Romanzo Storico ha designato come finalisti: Franco Forte, Cesare l’immortale. Oltre i confini del mondo, Mondadori; Valerio Massimo Manfredi, Teutoburgo, Mondadori; Rita Monaldi – Francesco Sorti, Malaparte. Morte come me, Baldini e Castoldi; Elisabetta Rasy, Le regole del fuoco, Rizzoli; Roberto Roseano, L’ardito, Itinera progetti; Silvio Testa, La zaratina. La tragedia dell’esodo dalmata, Marsilio Editore
I finalisti delle tre sezioni sono stati elencati in ordine alfabetico e non in virtù delle preferenze ottenute.
L’Acqui Storia è organizzato dal Comune di Acqui Terme con il contributo di Regione Piemonte, Terme di Acqui, Istituto Nazionale Tributaristi, CTE Spa, BRC, Collino, Gruppo Benzi e della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che si conferma partner fondamentale dell’iniziativa.
È importante segnalare il prestigio che il Presidente della Repubblica ha voluto conferire alla manifestazione assegnando al Premio Acqui Storia, a partire dalla 42° edizione, una speciale medaglia presidenziale in fusione di bronzo, che riproduce la sua firma autografa, realizzata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
Il Premio Acqui Storia, il più importante non solo in Italia ma in tutta Europa per i libri di argomento storico, ha anche ricevuto il patrocinio del Presidente del Consiglio, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera dei Deputati e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
A fine settembre verranno resi noti i vincitori delle tre sezioni dell’Acqui Storia, che prevede per ciascun autore un assegno di 6500 euro, unitamente al Premio Speciale alla Carriera, alla proclamazione dei “Testimoni del Tempo” e al riconoscimento “La Storia in TV”.