Acqui Terme. Alla fine si potrebbe davvero dire di una “scommessa vinta”.
Il Pala Congressi non è un Auditorium, e neppure una sede particolarmente “comoda”, per la città (lontana dal centro, e l’assenza di una capiente area di parcheggio si coglie, purtroppo, ogni volta). Offre un contesto decisamente algido ed impersonale, insomma si configura come un “non luogo”, oltretutto piuttosto rumoroso. E ciò in virtù di poltroncine (in plastica, tutto fuorché eleganti) di cui non si possono tacere i micro scricchiolii. Minuti, ma fastidiosi.
Ma si può ben affermare che la sera di sabato 20 maggio, il concerto della Corale “Santa Cecilia” – impreziosito dai contributi della solista Elena Bakanova, dal pianoforte di Simone Buffa e dalla direzione di Paolo Cravanzola – le piccole e grandi magagne “ambientali” di cui sopra le ha fatte proprio dimenticare tutte.
È stata una prova bellissima.
E il gran concorso di pubblico (capace di limitare gli eccessi di riverbero abbondante, che crediamo contraddistinguano lo spazio vuoto) ha anche permesso di apprezzare le esecuzioni in un contesto acustico adeguato. Con meriti che, senza dubbio, vanno anche qui ascritti alla Corale, che il problema del suono, nel Pala Congressi, evidentemente, “lo ha studiato”.
Ecco, allora, limitata l’area con la chiusura delle paratie laterali, nessun palco viene allestito. È sufficiente il disporsi degli esecutori (qualche panca è bastevole per sfalsare l’organico) e del pianoforte proprio sotto la pensilina “ad arco”, e oltretutto dotata di diversi punti luce, sullo stesso lato dei due ingressi alla sala. Con un orientamento che vira di 90 gradi rispetto a tante soluzioni musicali (tutte quelle di cui ci siamo accertati direttamente) sin qui adottate ai Bagni, e con risultati sonori decisamente apprezzabili. Superiori alle attese. E con il pubblico che ha la possibilità di sedersi a semicerchio avanti l’ideale palcoscenico. In una sorta di ideale abbraccio.
Una finezza tralasciata (tecnicamente proprio non impossibile) riguarda l’assenza del “buio in sala”; un’altra concerne la mancanza di un addobbo floreale (ormai scomparso in tanti, anzi quasi tutti, appuntamenti acquesi): ma, in effetti, riconosciamo anche noi che le due “voci” di cui sopra, pur un “poco stonate”, si possono tranquillamente ascrivere ai dettagli.
È tempo di soffermarsi sugli aspetti, entusiasmanti, della coralità.
Da tempo mancava, in città, un concerto polifonico così curato e convincente.
[…] […]…i ripetuti e convinti applausi son stati indizio di un gradimento che si accompagna, ora, all’attesa per le prossime esibizioni della Corale “Santa Cecilia”.
La prima, non lontana, si terrà in Duomo, per le feste di San Guido.
La data da segnare quella di domenica 2 luglio, alle 21.15.
[…]G.Sa