I finalisti del Premio Acqui Ambiente
Acqui Terme. Il Premio Acqui Ambiente ha i suoi finalisti. Si tratta di nomi importanti che sottolineano una volta di più l’importanza di questo appuntamento dedicato alla salvaguardia dell’ambiente. I finalisti sono, rigorosamente in ordine alfabetico:
Maria Mari con il volume Cortile del Pappagallo. Hortus Conclusus edito dalla Libreria Editrice Vaticana,
Paolo Massobrio e Giovanna Ruo Berchera con Cucinare i sapori d’Italia. 170 ricette dal Piemonte alla Sicilia, Cairo Editore,
Matteo Melchiore con La Via di Schenèr. Un’esplorazione storica delle Alpi, Marsilio Editore,
Emma Moriconi con il volume Amatrice. Dolce amara Terra mia, Minerva Edizioni,
Benedetta Parodi con Benedetta tutto l’anno. 170 nuove ricette facili e sorprendenti per quattro stagioni di bontà, Rizzoli,
Fulco Pratesi con il libro Nel nome del Panda, la mia lunga storia con la natura, Castelvecchi,
Gabriele Valle con il Volume Italiano urgente. 500 anglicismi tradotti in italiano sul modello spagnolo, Reverdito
Stefano Zecchi con Paradiso Occidente. La nostra decadenza e la seduzione della notte, Mondadori.
A metà giugno verranno resi noti i vincitori delle rispettive sezioni: quella dedicata alle opere a stampa e i “Testimoni dell’Ambiente”, mentre la cerimonia si terrà il 22 luglio nella suggestiva cornice di Villa Ottolenghi alla presenza di importanti personalità del mondo del governo, dell’ambiente, della cultura, dello spettacolo, della stampa e della televisione.
«Anche quest’anno, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – ha detto il presidente, Pier Angelo Taverna – sarà partner, oltre che del prestigioso Premio Acqui Storia, dell’Acqui Ambiente, una rassegna nata nel 1997 che ha saputo imporsi nel tempo per la qualità dei suoi contenuti e per la molteplicità dei temi trattati». Ed in effetti questo Premio, nato per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati all’ambiente (non a caso in Valle Bormida martoriata dai problemi dell’inquinamento causati dall’Acna), edizione dopo edizione sta aumentando il proprio prestigio.
«Il Premio Acqui Ambiente, insieme all’Acqui Storia, confermano la nostra Città quale polo culturale di straordinario rilievo sul panorama italiano ed europeo – ha detto il sindaco Enrico Bertero – si tratta di un efficace volano anche per promuovere tutto il territorio». Fra le novità di quest’anno c’è la nuova location in cui si svolgerà la premiazione: non più il giardino pensile posizionato a fianco della casa degli artisti ma il mausoleo oggi divenuto Tempio di Herta. «Si tratta di una location ancora più prestigiosa – ha detto l’organizzatore materiale del Premio Carlo Sburlati – Maestosa e incombente, la costruzione a pianta circolare tutta in marmo di Candoglia, supera i 20 metri di altezza e i 18 di diametro. Il Portale, monumentale opera unica dei Maestri Ernesto e Mario Ferrari per lavorazione artistica e meccanica, del peso di 20 quintali, fa da preludio ai 700 metri quadrati degli affreschi di Ferruccio Ferrazzi, Accademico d’Italia, e ai mosaici sull’Apocalisse, disegnati dallo stesso pittore e realizzati della scuola musiva di Ravenna».
In occasione della cerimonia il Mausoleo sarà aperto al pubblico che avrà la possibilità di visitarlo gratuitamente.
Va ancora aggiunto che i Premi Acqui Ambiente e Acqui Storia, nei loro quasi cinquant’anni di storia, hanno ottenuto il patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana, del Presidente del Consiglio, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera dei Deputati, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Ministero dell’Ambiente e sono sostenuti dagli enti promotori la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, massimo Ente finanziatore del Premio, la Regione Piemonte, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, il Comune di Acqui Terme, cui fa capo la concreta organizzazione della manifestazione.
Gi. Gal.